Nonostante le chiusure proseguono le attività didattiche all’Abbazia di Chiaravalle per l’a.s 20-21, selezionate dal nostro catalogo storico alcune proposte, formulate per poter rispettare la normativa vigente ed evitare il contagio Covid-19.
Le attività sono pensate per poter essere svolte a Chiaravalle oppure a scuola con la presenza dei nostri operatori.
Le proposte sono rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
ABBAZIA DI CHIARAVALLE
- “Alla scoperta dell’Abbazia di Chiaravalle”
- “Semi, farine, mulino”
- “Il monaco erborista”
Di seguito i dettagli delle proposte:
“Alla scoperta dell’Abbazia di Chiaravalle”
Fondata nel 1135 da San Bernardo, l’Abbazia di Chiaravalle rappresenta uno straordinario esempio di rara bellezza artistica e architettonica. Gli affreschi che si trovano all’interno della chiesa sono realizzati da importanti artisti italiani quali Stefano Fiorentino, primo allievo di Giotto, Bernardino Luini, i fratelli Fiammenghini e il Genovesino, mentre il chiostro ospita una spettacolare vista sulla Ciribiciaccola, antica torre nolare un tempo sede dei nidi di cicogne.
Ancora oggi il monastero è abitato dalla tradizionale comunità monastica cistercense, che incarna un esempio attuale e proficuo di vita sostenibile: sobrietà, condivisione, accoglienza, ricerca dell’autosufficienza e tutela del territorio sono i principi su cui si fonda la quotidianità del monastero.
Il progetto didattico, grazie all’attività «Aguzza la vista» stimola gli studenti nell’osservazione e nello studio degli affreschi in modo interattivo, rendendoli protagonisti nella visita.
Destinatari
- scuole primarie, classi 3°-4°-5°
- scuole secondarie di primo grado
- scuole secondarie di secondo grado
Finalità
- Scoprire e conoscere l’arte e la storia dell’Abbazia di Chiaravalle
- Scoprire e conoscere il territorio
- Conoscere lo stile di vita monastico
Incontri per classe:
n° incontri: 1
Durata incontri: 3 ore dalle 9:30 alle 12:30
Da tenersi nel Periodo: da settembre 2020 a giugno 2021
Dove: Abbazia di Chiaravalle, via Sant’Arialdo 102, Milano (MI)
Eventuali strumenti necessari: macchina fotografica
Metodologia e struttura dell’attività
- Lavoro di gruppo “Aguzza la vista”
- Gioco interattivo composto da quesiti ed enigmi che sviluppano la capacità d’osservazione
- Spiegazioni con visita guidata ai luoghi dell’abbazia
- Possibile intervista al monaco
“Semi, farine, mulino”
L’Abbazia di Chiaravalle ha avuto un ruolo di eccellenza nella trasformazione storica del territorio attraverso opere di bonifica e di messa coltura dei campi.
Il Mulino di Chiaravalle è stato il luogo in cui i monaci hanno trasformato i chicchi in farina, alimentando gli abitanti del territorio della città di Milano nel medioevo.
La macchina molitoria è stata restaurata nel 2009 utilizzando esclusivamente legno di rovere e macina in pietra ed è stato riattivato nel 2019 grazie alla forza motrice dell’acqua proveniente dal depuratore di Nosedo.
Il percorso didattico permette di sperimentare a mano vari metodi di macinazione e di conoscere la varietà di spighe, semi e farine e approfondire i loro aspetti nutrizionali, alimentari e culturali.
Destinatari
- scuole primarie, classi 3°-4°-5°
- scuole secondarie di primo grado
- scuole secondarie di secondo grado
Finalità
- conoscere il funzionamento del Mulino ad acqua di Chiaravalle
- praticare e confrontare le varie tecniche di macinazione
- conoscere i cicli produttivi dal campo alla farina
- riconoscere le varietà di farine
- conoscere gli aspetti nutrizionali legati alla tipologia di macinazione
Incontri per classe:
A Chiaravalle 1 incontro di 6 ore (9:30-15:30) oppure in classe 2 incontri di 2 ore ciascuno
Periodo da settembre 2020 a giugno 2021
Dove: all’Abbazia di Chiaravalle via Sant’Arialdo 102, Milano (MI) oppure a scuola
Eventuali strumenti necessari: pc, proiettore o altro utile per la visione di video, presa elettrica, una ciotola e un contenitore con tappo a bambino
Metodologia e struttura struttura dell’attività
- Visione di video e presentazioni
- Approccio esperienziale: fare per capire
- Lavori in piccoli gruppi e condivisione di attrezzatura e materiali nei limiti imposti da normativa Codiv-19
“Il monaco erborista”
E’ nei monasteri che, nel Medioevo europeo, sono state sviluppate le conoscenze erboristiche all’ìnterno di quello che un tempo veniva chiamato Hortus Conclusus. I monaci difatti accolti gli infermi e i malati curandoli con i preparati erboristici.
Nel Mulino dell’Abbazia di Chiaravalle è stato ricostruito un orto delle erbe officinali (orto dei semplici) da utilizzare sia in cucina che in erboristeria.
La giornata a Chiaravalle guida i bambini alla scoperta delle proprietà delle piante officinali, stimola alla ricerca di ciò che è naturale, biologico e non tossico, ed educa all’autoproduzione per ridurre l’impatto dei prodotti sull’ambiente e per conoscere la provenienza delle materie prime.
Grazie all’aiuto dell’alambicco, i bambini e ragazzi imparano ad estrarre dalle piante il loro olio essenziale e lo utilizzano per la realizzazione di sacchetti di sali da bagno aromatizzati.
Destinatari
- scuole primarie, classi 3°-4°-5°
- scuole secondarie di primo grado
- scuole secondarie di secondo grado
Finalità
- conoscere l’abbazia e la vita all’interno del monastero
- scoprire e praticare tecniche erboristiche
- conoscere proprietà, stagionalità e tempi di raccolta delle piante officinali
Incontri per classe:
A Chiaravalle 1 incontro di 6 ore (9:30-15:30) oppure in classe 2 incontri di 2 ore ciascuno
Periodo da settembre 2020 a giugno 2021
Dove: all’Abbazia di Chiaravalle via Sant’Arialdo 102, Milano (MI) oppure a scuola
Eventuali strumenti necessari: pc, proiettore o altro utile per la visione di video, presa elettrica, una ciotola e un contenitore con tappo a bambino
Metodologia e struttura struttura dell’attività
- Visione di video e presentazioni
- Visita guidata all’Abbazia e al Mulino
- Esplorazione dell’orto dei semplici (orto erbe officinali di Chiaravalle)
- Stimolazione sensoriale (olfatto, tatto, vista)
- Approccio esperienziale: fare per capire
- Lavori in piccoli gruppi e condivisione di attrezzatura e materiali nei limiti imposti da normativa Codiv-19