Concerto d’organo – Limpida scorre la luce

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Limpida scorre la luce

Poesia e organo negli 800 anni dalla consacrazione della chiesa abbaziale

Organista Marimo Toyoda

Poesie di Angelo Raffaele Musicco

Legge Lapo Lani

Breve guida all’ascolto

Vi è un punto crocifisso, dove tutto riesplode, con gli occhi della Luce.
A partire dalla Croce e dall’Uomo dei Dolori, Maggio 1221, viene consacrata l’Abbazia Cistercense di Chiaravalle: in quella lontana “Luce del Medioevo”, come la definì lo storico Joan Huizinga, molte erano le forze in contrasto fra loro, principalmente il Papa, l’Imperatore Federico II di Svevia, i Comuni, non ultima la città di Milano.

A fare da cerniera fra queste enormi tensioni, il cui scontro avrebbe portato alla nascita del mondo moderno, sta come Luce spirituale, l’Abbazia di Chiaravalle: oggi, ottocento anni dopo potremo godere di pensieri, musiche, antichi e contemporanei, che, in un modo o nell’ altro, hanno “attraversato, fino a noi, gli Oceani del tempo”.

Per ognuna delle opere musicali che ascolteremo, dall’inizio alla fine, vi è una stessa melodia che continua e si sviluppa, con sue proprie caratteristiche, cambiando il ritmo, la tonalità e l’atmosfera, proprio come la vita: ciò è particolarmente evidente specialmente nelle tre opere della “Passacaglia” di Handel, “Ground” di H. Purcell che caratterizzano c.d. “basso ostinato” e la “Follia” di A. Scarlatti. Mentre “la follia” è tema musicale di origine portoghese, tra i più antichi della musica in Europa, il nome passacaglia deriva dallo spagnolo “passar la calle” termine che rivela la provenienza da musicisti girovaghi.

Il tutto fino alla tempestosa ed elegante fantasia e fuga di Johann Sebastian Bach.

Ogni anno abbiamo davanti a noi 365 giorni fatti di 24 ore, ma la vita, come la musica, non è mai uguale e ogni giorno cambia: Così come se salissimo una scala a chiocciola verso il cielo. (Angelo Musicco)

 

Programma

Regina Caeli – Peter Cornet (1562 – 1628) 11’

  1. Regina caeli
  2. Quia quem meruisti
  3. Resurrexit sicut dixit
  4. Ora pro nobis

 

Il segno dei tempi

Il tempo è turbamento. Goccia d’ acqua in uno specchio liquido.

Vibrazione inudibile di atomi.

Desiderio segreto e inconfessabile.

Alito di vita, tremore di un abbraccio.

Il tempo siamo noi.

Il segno dei tempi è il nostro passaggio. Guaito disperato.

(Angelo Raffaele Musicco, Milano, Largo Calderon de La Barca, 18 settembre 2019)

Brano: Follia – Alessandro Scarlatti (1660 – 1725) 10’

 

Il Carcerato

Ho scritto, ho scritto ancora,

in faccia ai vizi miei una risata

( questa poesia )…

Ancora, ancora ho sfidato me, crudele carceriere di me stesso:

fuori di me, esistono le stelle!

(Angelo Raffaele Musicco)

Brano: A Ground in Gamut – Henry Purcell (1659 – 1695) 2’15

 

Promontorio

( Nel mattino… )

C’è un luogo che non conosco

Dove non sono mai stato

E dove purtuttavia

Desidero andare

Un luogo amichevole

Come il tuo viso

Come una fila di case

Su una strada

Piena di polvere bianca

Un luogo dove vi è pace

Come a Bisento, dove

Si può ammirare il lago etrusco

Dall’ alto cimitero arioso

Vi è pace nella morte?

Oppure l’ Amore riposa accanto

a chi – senza odio – amammo

come due rondini su un filo

si baciano, stringendo le ali

Nascoste nel loro Amore.

Così siete voi due,

miei cari e nasce l’ uno

che vi unisce

nel tuo sorriso.

Che quest’ Uno mi dia la pace.

Lì, in quel luogo sconosciuto e dolce voglio andare…

Sul greto del fiume, al di là del paese solatìo.

Dove Artemide fanciulla ti immergevi…

Lì il riposo è dolce – sul tuo cuore–

e limpida scorre la luce

(Angelo Raffaele Musicco, 23 Maggio 2018)

Brano: Passacaille (da Suite in sol minore G255) – Georg Friedrich Händel (1685 – 1759) 4’30

 

San Francesco

(C’è un poi )

C’ è un dopo, dove non posso entrare

Dove vedo,

con gli occhi della mente, il viso di mio figlio,

quando io non sarò più.

C’ è un dopo dove – tornati al Medioevo –

Non possiamo andare, se non come pellegrini notturni,

con un incerto lume nella mano.

Vi è un ora – il nostro ora – crudo luminosissimo di pixel

che la superbia acceca.

Vi è uno IERI, un umile dimenticato IERI, di Francesco, nudo in preghiera,

sul sasso della Verna, che ci vide – vide me, vide te – fra le mani

ferite e insanguinate,

con gli occhi puntuti d’ aquila, dall’ alto dell’ abisso.

Vi è un punto crocifisso, dove tutto riesplode, con gli occhi della Luce

(Angelo Raffaele Musicco Milano, 6 Ottobre 2020)

Brano: Sarabanda in re (da Suite in re minore G 110)- Georg Friedrich Händel  2’21

 

Senza tremare

Vigilia Epifania 2021

E adesso?

Cosa succederà domani?

Adesso che, banalmente

Queste note si sono dissolte

nell’aria,

come la polvere delle ali di

una fragile farfalla?

Sì, forse non siamo originali,

non siamo unici.

Ma almeno tentiamo di essere autentici.

No signori…e signore, naturalmente!

Il mondo non è di chi è senza peccato.

(Il mondo è anche di chi, talvolta,

può essere mostruoso, disgustoso perfino).

Ma di chi sa misurare

la ripida verticale parete

della sua anima.

Senza tremare.

Passate impavidi attraverso

il freddo del peccato

e l’ effimera fiamma dell’ Amore.

Senza tremare.

Amatevi, senza tremare.

(Angelo Raffaele Musicco)

Brano: Ballo della Battaglia – Bernardo Storace (sec. XVII) 3’16

 

La torcia nel buio

Avanzi nell’ oblio, come in una grotta

Tu sei la torcia solitaria…

Gli occhi assonnati si stropicciano

All’ aurora del primo giorno del tempo, senza te.

Davvero vivesti, Vittorio?

O sei leggenda sovrumana, invenzione di poeti e aedi?

Davvero il sangue rosso, come la vita viva e presente,

era in te, come in noi, tuoi fratelli?

Fu piccolo coraggio – dicono – condividere il pane, il vino rosato cotto dal sole del Sud perseguitato del mondo, e alcuni pesciolini, lì con i bimbi, figli dell’Uomo, e dei tuoi amici.

Noi non lo crediamo. Crediamo che ogni mandibola e ogni guancia, offerta all’ idiozia e alla chiusa astuzia del carnefice, dare la vita per i propri amici, sfidando la nostra indifferenza, ci guida a essere umani come tu hai sognato e vissuto.

A prezzo del tuo viaggio, e del tuo respiro, e del tuo sguardo tenero e violento d’Amore.

E del tuo sangue, e della tua imprevedibile vecchiaia che non vedremo, perché, grazie a loro, i tuoi assassini, e a differenza loro, tu rimani eternamente giovane.

Grazie per aver giocato, da fuoriclasse, come e Maradona, per gli scugnizzi di Napoli e di Fiorito, col pallone della vita, nella Palestina di Gesù.

Gloria.

(Angelo Raffaele Musicco)

Brano: Fantasie und Fuga in a BWV 561 – Johann Sebastian Bach (1685 – 1750) 10′

 

Quando

Un brivido lungo le colline.

Quando gli ulivi si vergogneranno delle loro ulive

Quando gli aranci rifiuteranno

Di trasmettere la dolcezza della terra ai loro frutti,

unico splendore dell’ inverno,

quando nemmeno più un sorriso di madre

varrà ad addolcire il cuore di un uomo,

allora,

forse,

cesserò di amarti.

(Angelo Raffaele Musicco)

 

Palinsesto e promotori

Evento nel programma Cogita et Labora dell’Abbazia di Chiaravalle, inserito nel palinsesto di eventi dell’ottocentenario della consacrazione della Chiesa di Chiaravalle (“1221-2021, 800 anni dalla consacrazione della chiesa abbaziale”)

Progetto promosso da Comunità Monastica di Chiaravalle, Koinè Coop Soc Onlus, Parco Agricolo Sud Milano, Consorzio Tutela Grana Padano.

Informazioni e prenotazioni

Le attività si svolgeranno on line, rispettando la normativa vigente. L’evento sarà preregistrato nella chiesa dell’Abbazia di Chiaravalle e sarà disponibile on line sul sito

Le attività sono gratuite: SEGNALA QUI IL TUO INTERESSE A PARTECIPARE

Contatti:

Tel 02 84930432
Email infopoint@monasterochiaravalle.it
FB @mulinodichiaravalle
IN @abbaziaemulinodichiaravalle

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